2007 Il dibattito

Distratti o distanti …

Riflessioni su diritti umani e identità in una società globalizzata

Quest’anno proponiamo un dibattito sul tema dei diritti nell’epoca della globalizzazione ed in particolare sul rapporto complesso tra multiculturalità e diritti individuali. La globalizzazione mette in comunicazione gruppi umani, società, culture differenti dando vita a processi di messa in discussione delle identità e dei diritti umani.

Oggi l’incontro tra culture differenti costringe a rimettere in discussione anche il linguaggio dei diritti in quanto apre un possibile conflitto tra la concezione “occidentale” dell’individuo come portatore di diritti inalienabili ed il primato che altre culture assegnano alla comunità (la famiglia, il clan, la comunità religiosa), primato che a volte reclama il controllo sui comportamenti e sull’identificazione simbolica dell’individuo.

Società omogenee culturalmente di fatto non esistono più, se mai sono esistite, perché ovunque la presenza di diverse culture è una realtà inconfutabile. Il problema che si pone è quindi quello di trovare le strategie per permettere a tutti i patrimoni culturali di compiere un percorso comune.

Ne discutono insieme Marco Aime, ricercatore di antropologia culturale dell’Università di Genova, Laura Barbirato, psicologa e dirigente scolastica, Adarabioyo Ibironke (Ronnie), antropologa dell’Associazione “Donne in Rete per lo Sviluppo e la Pace del Centro Internazionale della Donna”, Susanna Tosi, avvocatessa esperta in diritto di famiglia e Martin Goncalo, presidente dell’Associazione “IMMIAFRICA“.

Letture di testi a cura del Gruppo Bovisa Teatro.

Alla sera presentazione e proiezione del film “L’Orchestra di Piazza Vittorio” con il regista Agostino Ferrente.

Il film-diario della genesi della ormai famosa Orchestra di Piazza Vittorio, band nata da un’iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, e Agostino Ferrente, che, nel quartiere di Roma dove gli italiani sono “minoranza etnica” hanno riunito un gruppo di musicisti di strada (e non) che vengono da tutte le parti il mondo. Cinque anni di documentazione, 30 musicisti, 15 nazionalità, 5 operatori, 4 montatori, 3 fonici, 1 quartiere, 1 cinema da salvare, 1 associazione culturale, 1 direttore d’orchestra e 1 regista per uno straordinario miscuglio multietnico di storie, umanità e musica che per molte persone non sono solo la realizzazione di un sogno, ma una scelta di vita, un lavoro, una famiglia.

LRossi2007_A4Scarica la locandina

 

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