2011 Il dibattito e lo spettacolo

Sguardi di donne capaci di vedere oltre

I PIÙ SI DICONO IMPOTENTI DI FRONTE ALL’ASTA AL RIBASSO DEI DIRITTI UMANI.MA ESSERE IMPOTENTI È UNA SCELTA. SI PUÒ SCEGLIERE DIVERSAMENTE: FARE ESSERCI, APPASSIONARSI, PARTECIPARE, VIVERE. È UNA SCELTA.

Una serata tutta al femminile per valorizzare il ruolo e l’importanza di un sentire diverso che tante donne in mondi anche fra loro lontani sanno esprimere, soprattutto attraverso il coraggio e la tenacia con cui difendono la propria dignità, cercano giustizia, creano percorsi di pace. Pensiamo alle donne del Congo con la loro forza di scendere in strada contro i soprusi e le violenze degli uomini; alla caparbietà di madri e sorelle che chiedono con ostinazione la verità sulla morte violenta dei giovani figli o fratelli,; alla gioia di alcune donne che a Kabul riescono a far rinascere un giardino distrutto dai talebani e che da sempre era stato un luogo dove potevano ritrovarsi; alla volontà (spesso pagata con la morte) di donne che vogliono liberarsi da legami affettivi che le umiliano; alla ostinazione da anni manifestata dalle Madri di Piazza di Maggio, dalle Donne in nero e da molte altre che si battono per i diritti, la giustizia, la convivenza.

Ma questa serata è nata anche dalla volontà di gridare che esiste un altro modo di concepire la donna lontano dall’immagine che i fatti di questi giorni ci hanno rimandato. Esistono donne capaci di dignità, di forza, di sogni, protagoniste di piccole o grandi storie che stanno cambiando il mondo.

E’ una serata che parte dalla testimonianza di Luisa Morgantini, una donna “testarda” che per la determinazione, la passione e l’umanità che ha riversato nel suo “fare” testimonia anche il valore di uno sguardo femminile capace di andare oltre i confini delle ideologie, delle religioni, dell’appartenenza etnica.

Attraverso il suo racconto sollecitato dalle domande di Michela Sechi, giornalista di Radio Popolare, vogliamo far emergere che esiste un’altra visione del mondo, un diverso agire . Uno sguardo ed un sentire di cui spesso le donne sono portatrici, anche in situazioni estreme. Pensiamo alla loro disponibilità a dar vita ad un lavoro paziente e poco visibile di tessitura di relazioni, alla capacità di ascoltare, di porre attenzione ai gesti quotidiani e alla loro ricchezza. Pensiamo alllo sforzo di non arroccarsi su posizioni prevenute, di capire che l’essere umano, anche se sta “dall’altra parte”, esprime affetti, desideri, paure che sono comuni a tutta l’umanità. Pensiamo alla loro consapevolezzza di lavorare per un futuro anche molto lontano, di possedere cioè il “coraggio dei tempi lunghi”.

L’esperienza della quale Luisa Morgantini è portatrice aiuta anche a scoprire la forza sua e di altre donne nel contrastare il cammino insensato dei signori della guerra attraverso una sfida quotidiana alla violenza insensata delle armi.

Il mosaico femminile di questa serata non vuole comunque creare steccati di genere o esaltare la modalità d’essere delle donne: è una testimonianza e di questa ne porta tutta la forza.

Anche lo spettacolo che proponiamo, HUMAN DISCOUNT, raccconta storie di giovani donne, una eritrea l’altra americana, che che in situazioni diverse estrimono la forza di un sogno, in un mondo dove la vita umana spesso vale meno di nulla soprattutto se si tratta di donne o bambini.

Lo Spot a Radio Popolare